DIRITTI

Andiamo a procreare!

Nell’Anno Domini 2016 la Rivoluzione si fa Procreando! Ovuli e spermatozoi del terzo millennio .. ANDIAMO A PROCREARE! Ce lo chiede l’Europa, il Signore Nostro Dio e la Ministra Lorenzin.

Peccato che, a distanza di pochi giorni dalla sua indizione, la campagna sul #FertilityDay lanciata dal Ministero della Salute e tanto voluta da Beatrice Lorenzin si sia scontrata con un epic fail senza precedenti. Del sito che se ne faceva ufficialmente promotore resta, ad oggi, solo il logo: un contenitore vuoto che ben simboleggia il portato di questa grottesca iniziativa finanziata con soldi pubblici – perché ce n’era davvero tanto bisogno!!! È stata l’indignazione delle persone, espressa attraverso i commenti sui social, a determinare la chiusura del portale e la scomparsa dei relativi contenuti … e che contenuti!

Ben 137 pagine dedicate ad articolare per filo e per segno il Piano Nazionale per la Fertilità; un inno alla riproduzione, una sorta di carpe diem rivolto a tutt* – o meglio, solo a chi può biologicamente riprodursi, donne in particolare – un ambizioso progetto che mira a risollevare le sorti del BelPaese.

E allora

DONNE E UOMINI ITALICI ACCORRETE TUTT* AI VOSTRI TALAMI OVE POTRETE GIACERE ASSIEME MA AL SOLO SCOPO DI RIPRODURVI.

Individuare ed articolare le critiche, i limiti e le nefandezze di questa campagna è un compito semplice per chi si confronta quotidianamente con la realtà, esercizio evidentemente sconosciuto a chi governa.

Ma facciamo qualche breve esempio, tanto per fornire dei dati estrapolati dal quotidiano e che partono dalle vite reali: conosco tante persone con un’età compresa tra i 28 e i 38 anni e, tra di loro, ci sono coppie o singol* con dei figli. Di quest* che conosco io NESSUNO ha un lavoro a tempo indeterminato. Più o meno tutt*, invece, fanno lavori precari con contratti improbabili (a progetto, co.co.co., ecc.), o hanno la partita IVA e dunque si muovono tra un lavoro e l’altro, senza la certezza di un’entrata fissa e pagando tasse esorbitanti, o ancora fanno più di un lavoro, magari anche in nero. Tutte situazioni differenti ma accomunate da una stessa attitudine .. quella di arrivare a fine mese, facendosi un culo come una capanna nella speranza di non finire disoccupat* e sacrificando tempi e spazi da dedicare ai propri figli.

Alcun* poi, per assicurarsi un posto in un asilo pubblico, sono costretti a fare gli impicci. Ebbene si, cara Ministra Lorenzin, perché in Italia se vuoi mandare tuo figlio all’asilo pubblico devi fare GLI IMPICCI .. cambi di residenza, paranoie per l’ISEE e tanto altro ancora, in una continua competizione con chi ti sta vicino e vive la tua stessa condizione perché potrebbe “fregarti il posto”. Affascinante no?

Nel testo del PNF viene riportato che “L’attuale denatalità mette a rischio il welfare [..] La combinazione tra la persistente denatalità ed il progressivo aumento della longevità conducono a stimare che, nel 2050, la popolazione inattiva sarà in misura pari all’84% di quella attiva. Questo fenomeno inciderà sulla disponibilità di risorse in grado di sostenere l’attuale sistema di welfare, per effetto della crescita della popolazione anziana inattiva e della diminuzione della popolazione in età attiva” e dedichiamo qui un minuto di silenzio per qualcosa che da tempo si è estinto: il welfare state!

In pratica il tema è che se non facciamo figli con robusti e forti GENI ITALICI l’età media della popolazione aumenterà vertiginosamente, i giovano saranno sempre meno, gli anziani sempre più e dunque crescerà il numero degli inattivi – inutili, assieme quello della popolazione migrante – paura eh?!?

Alzi dunque la mano chi, leggendo il testo e imbattendosi nelle esilaranti grafiche sulla prevenzione dell’infertilità – cartoline becere che mal celano un intento di controllo biopolitico e che risvegliano le più recondite pulsioni di ODIO – non abbia pensato immediatamente: “ma cos’è questa presa per il culo”. Perché, al di là della percezione di chi lavora al Ministero della Salute, noi non ci siamo del tutto rincoglionit*, alcun* conservano ancora menti pensanti in grado di distinguere la merda dal cioccolato.

Sarebbe dunque il caso che coloro i quali hanno profuso energie nell’ideare questa indicibile campagna, si occupassero realmente di SALUTE e di SANITA’ PUBBLICA: dei servizi sanitari da rifinanziare e riorganizzare, del principio di universalità sancito nel Sistema Sanitario Nazionale e che è ormai diventato un lontano ricordo, delle politiche di prevenzione e promozione del benessere … aivoglia a sinapsi da attivare!!

Infinite sarebbero dunque le cose da dire e gli insulti da rivolgere a questo Piano ed alla geniale campagna che lo promuove. Una roba di inaudita violenza, che aggredisce con foga decenni di elaborazioni e pratiche proprie dei femminismi – quelli di ieri e di oggi – riproponendo senza vergogna lo stereotipo della donna che se non è madre non è un cazzo. E non solo, tocca pure sbrigarsi. L’orologio biologico ticchetta nel cervello di tutte e dovrebbe suscitare quel terrore che solo Capitan Uncino alle prese con la sveglia del coccodrillo può comprendere.

Anni di lotte e rivendicazioni legate alla liberta di scelta e di autodeterminazione che sono passati per la legge sul divorzio, per la 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza e per la nascita dei consultori per ritrovarci, nel 2016, con una Ministra della Salute che ci dice che la “fertilità è un bene comune”, che l’alcool e la droga sono una minaccia per la fertilità, che essere genitori giovani è il miglior modo per essere creativi – ma siamo su scherzi a parte?

E quindi, giovane donna italica che magari hai pensato che nella vita poteva esserti utile formarti, studiare, svincolarti dalla famiglia di origine, lavorare, renderti indipendente e autonoma, fare esperienze nuove, provare a conoscere il mondo .. HAI PENSATO MALE! Il tuo posto è in cucina a sfacchinare mentre accudisci uno, due o meglio tre figli!

E sti cazzi ad esempio delle donne o degli uomini che non possono avere figli, costrett* a fare i conti con i sensi di colpa culturalmente definiti e generati da una società che li/le dipinge come inutili perché incapaci di riprodursi, condannati ad iter infiniti e dispendiosi sia per quel che riguarda l’adozione che la procreazione medicalmente assistita; perché non gettarli da una rupe allora, come facevano gli spartani con i maschi deboli o con le femmine? E cosa dire invece delle soggettività LGBTQI, persone contro natura che si potrebbero destinare al rogo, la stesso riservato a Giordano Bruno nel 1600? O che pensare di chi magari sceglie di non avere figli .. alieni venuti da lontano e da rispedire su Marte?

Ebbene… this is Italy, l’Italia delle ipocrisie: quella che in primavera si vanta per l’approvazione del Ddl Cirinnà, facendolo passare come uno dei più grandi avanzamenti socio-culturali del paese, e poi ci propina questa sinfonia di cazzate sulla fertilità e sul “Prestigio della Maternità”; l’Italia che ci invita a figliare ma che non muove un dito per prevenire e contrastare il fenomeno sempre più diffuso della violenza sulle donne .. anzi, continua a tagliare, definanziare e chiudere i centri anti-violenza. L’Italia che ci assilla con il perbenismo e il moralismo ma che appena può fa sciacallaggio delle tragedie e delle sofferenze; l’Italia con la puzza sotto al naso, che disprezza l’altro da sé e gli chiude le porte in faccia; l’Italia che non riesce ancora a legalizzare il consumo della cannabis, mentre si pulisce il naso sporco di cocaina.

Contro tutto questo non possiamo far altro che rimboccarci le maniche, praticare conflitto, individuare alternative e, magari, levarci le mutande per scopare e amare come e con chi più ci piace, usando il preservativo non solo se scegliamo legittimamente di non volere un figlio o una figlia .. ma anche perché esistono le malattie sessualmente trasmissibili .. quelle sconosciute ai geni del male del Ministero della Salute!

Al #FertilityDay indetto per il 22 Settembre rispondiamo con i nostri orgasmi quotidiani, con la rivendicazione del nostro piacere e dei nostri desideri, variegati e diversi!

All’orologio biologico sostituiamo l’autodeterminazione e la libertà di scelta!

Continuiamo a sperimentare sostanze psicoattive, a farci le canne e a lottare contro tutti i confini, compresi quelli angusti del focolare domestico.

Al posto del “Prestigio della Maternità” e del sesso votato alla riproduzione, decolonizziamo le nostre fiche e ci riappropriamo delle nostre prostate, quelle che il sapere medico eteronormato ci ha nascosto per secoli .. perché UDITE UDITE anche le donne posseggono la prostata e possono eiaculare!

Tenetevi la devozione della donna – moglie – madre

Noi ci riprendiamo l’identità di streghe – fattucchiere – ammaliatrici

Dal Medioevo è tutto .. per ora

GODERE AL POPOLO

Foto: #fertilitymayday